| Writer : Silvia Nava – Redazione Miadieta.it
Alla domanda “perché sei ingrassata?”, sono moltissime le donne che spiegano di aver preso peso dopo una o più gravidanze. La tendenza è talmente diffusa che, spesso, le future mamme si costringono ad accettarla come se fosse una condanna ineluttabile.
In realtà non è affatto vero che “dopo aver avuto figli non si torna più come prima”. Tutto dipende da come vengono gestiti i mesi immediatamente successivi al parto, soprattutto dal punto di vista dell’alimentazione.
Questo non significa affatto costringersi a faticose rinunce: le diete ipocaloriche liberano tossine che passano nel latte materno e riducono le energie della madre, così importanti per formare latte a sufficienza e di qualità.
Il fabbisogno calorico della mamma che allatta aumenta di circa 600 kcal al dì, e a questo si aggiunge l’importanza di concedersi qualche gratifica alimentare dopo gli sforzi del parto e durante la fase faticosa dell’allattamento.
Tuttavia, questo non deve spingere verso un atteggiamento compulsivo nei confronti del cibo. La fame eccessiva può essere placata mangiando sedano e finocchio crudi o mele renette, che saziano senza apportare molte calorie.
E’ utile anche avere sempre una scorta pronta di frutta fresca e verdura cruda, oppure optare per cibi semplici e leggeri che non richiedono preparativi, come yogurt, semolini o anche omogeneizzati per bambini.
Ma la regola base della dieta della neomamma è bere, bere e ancora bere: l’allattamento fa venire molta sete, e i liquidi ingeriti vengono in parte persi con il latte. È fondamentale quindi assicurarsi una buona idratazione bevendo circa due litri e mezzo di acqua (o tisane, infusi, spremute, centrifugati di verdura, succhi di frutta) e consumando cibi ricchi di acqua (come frutta e verdura).
L’unica attenzione in questo senso deve essere riservata alle verdure dal sapore molto forte, come aglio, asparagi, cavolfiore o broccoli, in grado di modificare il gusto del latte, spingendo il neonato a rifiutarlo.
Per contrastare la stipsi che generalmente segue il parto, invece, si può provare a mangiare al mattino, prima della colazione, un kiwi o mezza mela e bere un bicchiere d’acqua, massaggiare l’addome nella zona intorno all’ombelico e consumare alimenti che producano feci morbide, come zuppe e yogurt.
E contro la ritenzione idrica tipica del dopo parto? Oltre alla solita indicazione di bere molto, è bene praticare movimento (anche per mantenere attiva la muscolatura dell’addome), assumere tisane diuretiche (per esempio al finocchio selvatico), aumentare i cibi contenenti potassio (cereali integrali, patate, banane, frutta secca, legumi) e magnesio (cacao, verdura a foglia verde, legumi, latte) e ridurre il sale.
Infine, per i frequenti episodi di anemia, occorre rediligere alimenti ricchi non solo di ferro, ma anche di sostanze capaci di aumentarne l’assorbimento, come rame, calcio, vitamina C, vitamine del gruppo B e cobalto. Per esempio, si può condire carne e verdure con succo di limone. È utile assumere, la mattina a digiuno, del lievito di birra. Ottima anche la tisana a base di rosa, rosmarino e origano.
Un’ultima indicazione per essere una neo-mamma al top: attenzione a non consumare in modo eccessivo salvia e prezzemolo, che possono ostacolare la produzione e il flusso di latte, e prodotti ricchi di caffeina, che lo stomaco del neonato digerisce con difficoltà.
Silvia Nava – Redazione Miadieta.it
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