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Le regole di vita per aumentare la fertilità e iniziare bene la gravidanza.

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bpiperno
icon12  view post Posted on 23/8/2008, 21:49




Chi ben incomincia è a metà dell'opera. Questo vecchio detto vale anche in gravidanza: ecco quali comportamenti adottare per migliorare la fertilità e arrivare al momento del concepimento nel miglior stato di forma.

Abolire il fumo. Vale per entrambi i partner. L'abitudine alle sigarette da parte della aspirante mamma raddoppia l'eventualità di un rallentamento della crescita e di un bebè che alla nascita ha perciò un basso peso. Rischi per la fertilità, invece, se il fumatore è l'aspirante papà: un consumo superiore alle 5 sigarette quotidiane è già in grado di ridurre la motilità e il numero degli spermatozoi. Più aumenta il numero di sigarette, maggiori sono i danni.

Consumare alcolici in modo moderato. Per entrambi gli aspiranti genitori. Dosi superiori ai due bicchieri al giorno (o alla corrispettiva dose di superalcolici) possono limitare lo sviluppo dell'intelligenza del futuro bambino e interferire negativamente sulla fertilità maschile.

Abolire indumenti stretti. Per l'aspirante papà. Jeans e biancheria intima troppo stretta provocano un innalzamento del calore della zona genitale e il testicolo si trova a lavorare in condizioni che non sono quelle ottimali.

Contrastare lo stress. Quando è cronico, può pesare negativamente sulle facoltà procreative di entrambi i partner: attraverso meccanismi ormonali, può alterare la perfetta funzionalità dei testicoli e delle ovaie. Vale perciò la pena di assumere un atteggiamento più sereno e di rallentare i ritmi di vita troppi frenetici. La tranquillità è spesso il miglior ricostituente per rimanere incinte.

Non trascurare l'igiene intima, prima protezione nei confronti delle infezioni dell'apparato genitale. Questa regola è rivolta soprattutto agli aspiranti papà, visto che , stando ai dati dell'Istituto Superiore di Sanità, questo tipo di infezioni sono responsabili di problemi di infertilità di 2 uomini su 10.

Abolire il consumo di droghe e stupefacenti. Dovrebbe essere superfluo dirlo: l'uso di qualsiasi droga va abbandonata dal momento che si prende in considerazione l'idea di mettere al mondo un figlio. La cocaina può causare gravi malformazioni fetali, mentre il consumo di droghe pesanti (eroina) trasforma il piccolo in un tossicodipendente con vere e proprie crisi di astinenza alla nascita. Il consumo da parte della donna di canapa indiana , invece, rallenta la crescita e alla nascita il bambino ha un basso peso. Certe sostanze come l'ecstasi, infine, possono anticipare i tempi del parto, alzare le percentuali di minaccia d'aborto, dare batticuore al piccolo e ritardare la sua crescita.

Seguire una dieta variata ed evitare diete dimagranti. Il consiglio vale per l'aspirante mamma perché ciò che mangia e beve influenza fortemente lo sviluppo del feto. E' perciò utile che si abitui per tempo ad un'alimentazione sana. Le diete dimagranti vanno invece evitate perché deprivano l'organismo femminile delle scorte di quei nutrienti (ferro, calcio, per esempio), utili alla crescita del bebè. Non solo, se fatte a suon di anoressizzanti o diuretici, sono fonte di sostanze a rischio per il feto. L'alimentazione deve essere invece variata e soprattutto ricca di frutta e verdura, veri e propri concentrati di vitamine e sali minerali.


L'importanza dell'acido folico

Esiste una vitamina da non dimenticare quando si è deciso di mettere in cantiere un bebè: si tratta dell'acido folico (o vitamina B9), un micronutriente in grado di abbassare del 70 per cento il rischio che il feto possa essere colpito da importanti malformazioni del sistema nervoso centrale: la spina bifida, ovvero un'alterata chiusura della spina dorsale, e l'anencefalia, ovvero la mancanza del cervello. Non solo: la B9 sembra avere anche altre insospettabili virtù. Pare sia in grado di aumentare di un 5 per cento la fertilità e di essere protettiva nei confronti di aborti spontanei ripetuti. La dose per beneficiare della sua protezione ? 400 microgrammi al giorno , dose che va innalzata a 4 milligrammi quotidiani, se nella famiglie d'origine della coppia si sono già verificate nascite di bambini affetti da difetti del tubo neurale, o se si hanno avuto precedenti figli con questo tipo di malformazione. La prima fonte della preziosa vitamina è l'alimentazione: ne sono ricchi uova, vegetali a foglia verde, frumento integrale, legumi, noci, carni e pesce. Da sola, non è però sufficiente a garantire la quota necessaria e proprio per questo gli specialisti consigliano di ricorrere agli integratori a base di acido folico. Di recente ne sono stati messi in commercio di specifici per le aspiranti mamme: contengono i fatidici 400 microgrammi utili per proteggere il piccolo in arrivo. Bisogna però cominciare ad assumerli almeno tre mesi prima di mettere in cantiere il bebè, continuando a prenderli per tutto il primo trimestre di gravidanza. Solo così garantisce la sua protezione.

http://www.gestmamma.it/visita_ed_esami.htm
 
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