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La salute nel grembo

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rosaria133
view post Posted on 11/11/2008, 12:00




Tratto da www.tuttovitamine.it


Le donne in attesa che seguono una dieta equilibrata, tengono sotto controllo il peso e conducono una vita attiva possono aumentare le possibilità che i propri bambini si mantengano in salute anche nell’età adulta. Gli esiti delle ultime ricerche scientifiche sull’importanza di un adeguato apporto di vitamine in gravidanza.

«Non possiamo dare tutta la colpa ai geni… Occorrerebbe aprire la mente alla straordinaria possibilità che gli eventi fondamentali nello sviluppo di un bambino non hanno luogo durante il concepimento, ma anni prima». Sono parole dell’epidemiologo David Barker, autore negli anni Ottanta della famosa «Barker’s hypothesis», secondo cui la condizione di salute delle mamme, assai prima del concepimento, può determinare l’insorgenza di malattie nel figlio durante l’età adulta. Una tesi suggestiva e molto dibattuta ma sempre più supportata da nuove scoperte scientifiche che evidenziano come le modificazioni dell’ambiente intrauterino possano condizionare la predisposizione del feto a patologie come ipertensione, diabete, asma.
Alcune recenti ricerche si sono concentrate sugli effetti negativi di un’alimentazione eccessiva durante la gravidanza. Le donne in attesa che guadagnano troppi chili rischiano di partorire figli sovrappeso alla nascita e destinati all’obesità nel corso della loro crescita. Secondo alcuni dati forniti dal National Birth Defect Prevention Study, l’obesità in gravidanza aumenta il rischio di malformazioni congenite, incluse quelle a carico del midollo spinale, del cuore e degli arti. L’alimentazione e lo stile di vita materno possono avere un ruolo fondamentale nel condizionare la salute futura del nascituro, influenzando già nel pancione il suo stesso metabolismo, l’insieme cioè delle reazioni chimiche necessarie a fornire energia per tutte le sue funzioni vitali.
La scienza del «fetal programming», ossia la disciplina che fa propria l’ipotesi secondo cui le malattie che colpiscono un adulto vengono «programmate» durante la vita fetale, è ancora piuttosto giovane. Alcune delle regole che le mamme dovrebbero seguire per garantire ai propri bimbi una vita sana sono tuttavia fissate e condivise già da tempo.
Tra le più importanti, quella di seguire un regime alimentare sano ed equilibrato. In media, il fabbisogno di energia durante la gravidanza aumenta di circa 250-300 kcal al giorno: più che aumentare le dosi, dunque, è bene fare attenzione alla qualità degli alimenti, soprattutto per quanto riguarda alcune vitamine e minerali di cui in gravidanza aumenta il fabbisogno. Se è vero che la gestante non deve «mangiare per due», come comunemente si crede, è anche vero che deve preoccuparsi di soddisfare i fabbisogni del bimbo che porta in grembo. Il rischio è quello di compromettere non solo la propria salute ma anche quella del nascituro. Secondo gli esiti di uno studio comparso su «Nutrition & Metabolism», l’insufficiente apporto di vitamine e minerali in gravidanza, a seguito di complessi meccanismi di adattamento del feto alle condizioni di scarsità energetica, espone il bimbo al rischio di sviluppare, in età adolescenziale, obesità e insulino-resistenza, a loro volta fattori di rischio cardiovascolare in età adulta.
Ma la salute futura dei bimbi è legata anche ad altre preziose vitamine. Com’è noto, tutte le donne in età fertile e che intendono avere dei figli dovrebbero preoccuparsi di assumere supplementi di acido folico (vitamina B9) – i cui bisogni in attesa di un bimbo raddoppiano –, in modo da scongiurare malformazioni del tubo neurale (spina bifida) a carico del feto. Ma le virtù di questa vitamina non si fermano qui. Secondo uno studio canadese, la supplementazione di acido folico può ridurre significativamente il rischio di alcuni tumori pediatrici, mentre una ricerca condotta presso l’Università del Texas ha rivelato che arricchire la dieta con acido folico negli anni precedenti a una gravidanza può ridurre il rischio di parto prematuro del 70%, evitando così complicanze anche gravi negli anni a venire per la salute dei bimbi. Altrettanto importante l’apporto di vitamine antiossidanti (A, C ed E).

Come dimostrato da uno studio pubblicato di recente su «Thorax», seguire una dieta mediterranea ricca di tali vitamine protegge i piccoli da allergie e asma. Negli apparati il cui sviluppo richiede molto tempo, quali i sistemi respiratorio e immunitario – spiegano gli esperti –, i benefici dei composti antiossidanti potrebbero essere massimi nelle primissime fasi di sviluppo, mentre il bambino è ancora nell’utero, traendone giovamento anche per gli anni a venire. Per assicurare migliori prospettive di salute ai propri figli è bene inoltre che le mamme verifichino i loro livelli di vitamina D. Un team di ricercatori del Southampton General Hospital ha infatti rilevato che lo status materno di vitamina D in gravidanza influenza la crescita delle ossa nei figli, migliorandone la densità ossea e prevenendo a lungo termine il rischio di osteoporosi nei bambini.
Una vita lunga e sana per il bimbo che verrà è l’auspicio di tutte le mamme: contribuirvi concretamente è questione di poche ma essenziali regole. Un semplice consulto medico può svelare eventuali carenze di vitamine e minerali a cui rimediare con adeguate supplementazioni, al fine di salvaguardare sia la salute della mamma sia quella del proprio figlio.

 
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