Nido Qui Quo Qua

Anche i vestiti sono BIO!

« Older   Newer »
  Share  
@theprincess
icon4  view post Posted on 29/10/2009, 12:36






Dermatiti, irritazioni cutanee, allergie. Problemi abbastanza comuni in età pediatrica la cui causa va talvolta ricercata nei materiali con cui sono realizzati gli abiti. Spesso, infatti, anche quei capi venduti come “100% naturali” (per esempio, cotone puro 100%), sono in realtà ricoperti con sostanze chimiche che possono essere nocive per la pelle (sempre per rimanere sull’esempio del cotone, molte magliette, gonnelline, felpe… vengono rivestite con uno strato di resina acrilica che serve per dare alla stoffa un aspetto lucido, brillante rendendola più duratura).
Ecco, quindi, che, proprio per ovviare a questo problema che può scatenare fenomeni allergici di vario tipo in bambini particolarmente predisposti, ha preso piede e si è affermato l’abbigliamento biologico, capi, cioè, non trattati chimicamente, realizzati e tinti solo ed esclusivamente con stoffe provenienti da raccolti biologici controllati e colori naturali, non sbiancati, privi di formaldeide.
Rimanendo, poi, in tema di colori, è risaputo che alcune sostanze utilizzate per tingere la stoffa non solo sono altamente inquinanti per l’ambiente, ma possono provocare in soggetti sensibili irritazioni cutanee e arrossamenti laddove il contatto degli indumenti colorati avviene in punti in cui la pelle è maggiormente sensibile (inguine, ascelle, collo…). In questi casi, quindi, vale la pena utilizzare solo capi d’abbigliamento bianchi o tinti con pigmenti naturali (estratti, per esempio, dalla corteccia degli alberi di agrumi, dall’aloe, dallo zafferano…).

I TESSUTI

Tra i tessuti, invece, canapa, lino, seta, lana e cotone sono quelli più usati per realizzare abiti e vestiti (e complementi d’arredo) e che dovrebbero garantire una maggiore affidabilità (ricordate, però, di controllare che il materiale non sia stato trattato successivamente con sostanze chimiche di altro tipo). Nello specifico:

-i tessuti in canapa si ottengono lavorando il fusto della pianta omonima che presenta fibre opache e resistenti. Difficilmente vengono adoperati per realizzare abiti e capi d’abbigliamento, ma per la resistenza che li caratterizza sono particolarmente indicati per copriletto, lenzuola, fodere per sedie e divani… La canapa può essere lavata in lavatrice ed è indicata sulle etichette con la sigla ca;
-il cotone è, probabilmente il materiale più utilizzato nell’industria tessile per fabbricare abiti e vestiti, usato soprattutto per l’abbigliamento dei bambini. È un materiale molto robusto, antistrappo, resistente al calore, con una alto potere assorbente. Esistono diverse qualità di piante di cotone più o meno pregiate. Tendenzialmente, però, si può dire che più lunghi, bianchi e lucenti sono i peli che ne avvolgono i semi, migliore è la qualità e la resistenza della fibra. Sulle etichette viene indicato con la sigla co;
-il lino è un materiale utilizzato per la realizzazione di fibre tessili sin dalle epoche più antiche (basti pensare alla storia egizia) e che può vantare caratteristiche di resistenza e robustezza. Come per il cotone, ne esistono diverse qualità (il lino delle Fiandre bianco e lucente, quello d’Irlanda resistente e adatto alle tele fini, il lino olandese e spagnolo imbiancato chimicamente e, quindi, meno pregiato…). Può essere lavato in lavatrice (anzi, pare che proprio lavaggi frequenti gli consentano di perdere la sua originaria legnosità impreziosendone la qualità) ed è indicato, soprattutto, per gonne, pantaloni, camicie. La sigla sulle etichette è Li;
-la lana sembra essere la fibra più antica conosciuta e utilizzata dall’uomo. Ne esistono di diverse qualità a seconda dell’animale (pecore, capre, cammello, lama…) e dalla zona del corpo da cui proviene (fianchi e spalle sono decisamente più pregiati rispetto dorso, ventre e coda). Dovendo stillare una classifica delle lane migliori (che di solito presentano un colore giallognolo al momento della tosatura), potremmo dire che tra le più pregiate si distinguono quelle di alpaca (pelo di lama o cammello), cachemire e mohair (provenienti da una particolare razza di capra), angora (una razza di coniglio) e, quindi, la Merinos di derivazione spagnola. Le lani italiane sono di solito considerate di bassa qualità. Tra le caratteristiche principali di questo tessuto, quella di essere molto morbida, resistente al calore e in grado di trattenerlo, flessibile. Generalmente non andrebbe lavata in lavatrice.



http://www.bambinopoli.it/casa/Anche_i_ves...BIO!_/1193/
 
Top
0 replies since 29/10/2009, 12:36   89 views
  Share