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programmazione scuola materna, o scuola dell'infanzia

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@theprincess
icon1  view post Posted on 16/7/2007, 13:24




PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA SCUOLA DELL'INFANZIA


IDENTITÀ – FINALITÀ - STRATEGIE ADOTTATE

La scuola dell’infanzia costituisce un luogo culturale importante e particolare nel percorso scolastico delle persone. La fascia di età che entra in questa “prima” scuola, tre anni, presenta caratteristiche ed esigenze affettivo-cognitive particolari, che vanno conosciute in maniera approfondita, rispettate e corrisposte al massimo grado per fornire ai bambini ambienti formativi che rendano possibile una permanenza serena (base indispensabile per realizzare, e non solo in questo stadio dell’età evolutiva, veri apprendimenti) e che offrano un’idea positiva della scuola, luogo sociale che molti incontrano spesso per la prima volta, un’ idea che spesso incide anche sulle aspettative nei confronti del mondo scolastico in generale di ognuno.

I bambini giungono alla Scuola dell’Infanzia con caratteristiche proprie dell’età e con dati personali, originali e unici, che vanno individuati, rispettati, valorizzati mediante la creazione di un ambiente strutturato negli spazi, nei tempi e nelle attività, in modo che sia garantito a tutti un sano processo evolutivo sul piano affettivo-sociale-cognitivo e un approccio ai sistemi simbolico-culturali del nostro tempo.

Il curricolo implicito, ossia le conoscenze possedute dalle docenti sui bisogni propri dell’età, la loro capacità di stabilire relazioni col bambino, l’allestimento di spazi interessanti e rassicuranti, l’organizzazione dei tempi effettuata sui loro bisogni, le pratiche educativo-didattiche che pervadono i momenti di routine, costituisce un elemento fondamentale nella realizzazione di quelle che sono le finalità di quest’ordine di scuola: la progressiva conquista dell’autonomia, la consapevolezza della propria identità, l’acquisizione delle competenze.Unitamente al curricolo implicito, di cui si è detto, le insegnanti per raggiungere tali finalità previste dagli Orientamenti, effettuano, anche in base alla situazione sociale in cui esse operano, scelte sulle esperienze e sulle offerte da fornire ai bambini.

All’interno di ogni offerta formativa esse hanno individuato in maniera essenziale il loro ruolo: creare un clima di dialogo e di sereno confronto, manifestare disponibilità all’ascolto, costituire un modello adulto adeguato, promuovere situazioni basate sul gioco e su manipolazioni in cui i bambini possano agire e interagire attivamente (per esplorare la realtà, formulare ipotesi su di essa e autocorreggersi attraverso il confronto con gli altri e le cose) fare da mediatori tra le idee del bambino, le idee dei pari e la cultura adulta, promuovere l’attivazione di processi, considerare “gli errori” come risposte tipiche di particolari fasi dello sviluppo, essere in grado di suscitare motivazione.

Per rispettare il modo di conoscere dei bambini e per offrire situazioni motivanti, perché ricche di senso, si cerca di perseguire gli obiettivi previsti nei campi di esperienza (ambiti particolari di lettura e di interpretazione della realtà, ancora molto ricchi di interconnessioni, ma propedeutici alla costruzione di importanti prerequisiti per future letture più specifiche) e di promuovere la formazione di competenze, organizzando esperienze caratterizzate dalla trasversalità delle conoscenze alle quali gli stessi campi fanno riferimento .

Le attività sono quelle individuate e descritte nei Progetti previsti nei diversi plessi. Per quanto riguarda la valutazione si sceglie di osservare atteggiamenti, comportamenti, risposte non alla fine, ma durante i percorsi delle esperienze, per misurare l’efficacia delle soluzioni adottate e per eventuali aggiustamenti. Si valuta quindi l’ambiente educativo-didattico-organizzativo nel suo insieme e si cerca di conoscere lo stile cognitivo e la personalità di ognuno con intento descrittivo e non di giudizio, per dare risposte adeguate alle esigenze che via via emergono.




OBIETTIVI

CAMPO D’ESPERIENZA: IL SÉ E L’ALTRO

Capacità di aumentare il proprio grado di autonomia personale; capacità di riconoscere, esprimere, controllare i propri sentimenti; capacità di riconoscere il valore degli altri; capacità di superare la dimensione egocentrica; capacità di cooperare con coetanei ed adulti; capacità di sviluppare sentimenti di unità nei confronti del genere umano al di là delle diversità.

CAMPO D’ESPERIENZA: IL CORPO E IL MOVIMENTO

Capacità di sviluppare le percezioni sensoriali e gli schemi motori dinamici e posturali di base, adattandoli alle dimensioni spazio-temporali di diversi ambienti e situazioni; capacità di intuire e progettare nel corso delle attività un’efficace strategia motoria.

CAMPO D’ESPERIENZA: I DISCORSI E LE PAROLE

Capacità di prestare attenzione ai discorsi degli altri; capacità di pronunciare correttamente le parole; capacità di organizzare frasi di senso compiuto; capacità di raccontare una propria esperienza e/o fatti; capacità di rielaborare un racconto e di riferirne gli elementi principali.

CAMPO D’ESPERIENZA: LO SPAZIO, L’ORDINE, LA MISURA

Capacità di stabilire relazioni logiche; capacità di operare raggruppamenti e classificazioni; capacità di compiere seriazioni; capacità di riconoscere, denominare, rappresentare forme e dimensioni; capacità di localizzare e rappresentare elementi nello spazio.

CAMPO D’ESPERIENZA: LE COSE, IL TEMPO, LA NATURA

Capacità di provare curiosità desiderio di esplorare e capire; capacità di cogliere i dati rilevanti in un fenomeno; Capacità di sviluppare idee in merito a fatti e di comunicarle agli altri; capacità di intuire progressivamente il senso del limite di ogni soluzione e di intravedere la provvisorietà delle spiegazioni; capacità di provare interesse per le condizioni di vita degli altri esseri viventi e rispetto per essi; capacità di apprezzare l’ambiente naturale e di sviluppare attitudini e impegno per la sua salvaguardia.

CAMPO D’ESPERIENZA: MESSAGGI, FORME E MEDIA

Capacità di usare tecniche e materiali diversi per esprimersi, comunicare, rappresentare; capacità di utilizzare modelli espressivi non stereotipati; capacità di realizzare giochi simbolici, drammatizzazioni, mimo; capacità di riconoscere suoni e rumori; capacità di acquistare una sensibilità musicale; capacità di assumere gradualmente un atteggiamento critico nei confronti di messaggi mass-mediali; capacità di utilizzare le NTD per esprimersi e comunicare, per rielaborare e documentare il proprio vissuto.


COMPETENZE PERSEGUIBILI NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

Le competenze che abbiamo di seguito elencato come raggiungibili meritano alcuni chiarimenti. Nella Scuola dell’Infanzia con il termine competenza si indica il possesso di un insieme di abilità, di conoscenze e di atteggiamenti (affettivo-cognitivi).

Va tenuto presente che ogni bambino resta, comunque, un soggetto unico, con un proprio stile cognitivo e una propria personalità, che nell’interpretazione delle competenze i lettori dovranno tenere presenti i dati tipici dell’età evolutiva presa in considerazione, caratterizzata dall’esigenza di operare su dati concreti, dal bisogno di valutare in base a poche variabili, da una forte tendenza al pensiero egocentrico, che costituiscono tappe nel processo evolutivo e non “errori”, se paragonati al pensare adulto.



 
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LaDiva
view post Posted on 22/8/2007, 23:27




grazie princi,utilissimo!!!
 
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1 replies since 16/7/2007, 13:24   4731 views
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