Nido Qui Quo Qua

I pasti a casa, la continuità

« Older   Newer »
  Share  
@theprincess
icon1  view post Posted on 18/7/2007, 14:25




I PASTI A CASA: IL RECUPERO DELL’AFFETTIVITA’ LEGATA AL CIBO

La giornata dei ragazzi è divisa in tempi, luoghi, spazi e anche il cibo segue questa frammentazione: colazione a casa, pranzo a scuola, merenda con la baby-sitter o la nonna, cena con i genitori o, talvolta, in pizzeria con gli amici.

Si osserva inoltre nelle famiglie un sempre più frequente scambio dei ruoli fra i genitori per cui chi fornisce le materie prime per cucinare e chi prepara i pasti a casa è talvolta la mamma, talvolta il babbo o altre figure presenti nell’ambiente familiare. Viene spesso a mancare una figura di riferimento che sappia, per esempio, quante volte la settimana il bambino ha mangiato salumi o formaggio come pietanza o che eviti di cucinare il fritto perchè lo ha già mangiato dalla nonna e a scuola.

Talvolta invece osserviamo che l’atteggiamento mentale dei genitori, quando un cibo è consumato fuori casa, è quello di credere che il bambino abbia mangiato "poco" semplicemente perché non lo hanno visto mangiare. Analogamente il bambino riferisce di non aver mangiato a mensa, ma se ci facciamo spiegare meglio, molte volte precisa che non ha mangiato il contorno o la frutta, ma ha preso due volte la pasta.

Il problema dell’integrazione fra i pasti si complica ulteriormente se fornire cibi graditi al bambino diventa una questione di "affetto".

Il menù a scuola presenta limitazioni e rigide impostazioni dettate dai problemi pratici legati alla preparazione dei piatti, ma i pasti a scuola sono al massimo 5 in una settimana per cui, conoscendo il menù scolastico si può opportunamente variare a casa, con molta libertà per chi prepara il pasto e con maggiore possibilità di gratificazione per chi lo consuma. Chi si occupa di alimentazione infantile può così aiutare i genitori nelle scelte per i loro figli e insegnare loro a liberarsi da modelli di riferimento non salutari del comportamento alimentare. E’ anche possibile far presente ai genitori che non è difficile durante i pranzi o le cene in famiglia aggiungere un pizzico di affetto, magari proponendo cibi della propria tradizione culturale. Anche per gli adulti sarà come tornare ai pranzi e alle cene della loro infanzia…..soprattutto se la televisione resta muta almeno per il tempo del pasto.

Edited by @theprincess - 18/7/2007, 15:47
 
Top
0 replies since 18/7/2007, 14:25   396 views
  Share