Nido Qui Quo Qua

come parlargli?

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@theprincess
icon14  view post Posted on 19/7/2007, 17:58




CON QUALE LINGUAGGIO PARLARE AI BAMBINI?


Il linguaggio dei genitori verso i propri figli si modifica e si complessifica naturalmente seguendo la crescita del bimbo.

E' diffusa, specie fra nonne e nonni, l'abitudine a parlare ai bambini con un linguaggio infantile, storpiando le parole come se le pronunciasse un bimbo piccolo: questo tipo di linguaggio è "il bambinese". Ma, se questa forma molto infantile va bene quando ci si rivolge a un neonato, quando il bambino incomincia a sperimentere le prime parole è necessario insegnargli la pronuncia corretta, nella forma grammaticale e nella sintassi (seppur semplificata) corrette.
Il linguaggio tra adulti e bambini si modifica seguendo la crescita e le maggiori capacità di comprensione del bambino; per questo, non c'è un "modo giusto" che vada bene sempre.

Comunque si possono tenere presenti alcuni spunti:

- il bambinese è una forma di comunicazione che mette subito in sintonia il neonato con la mamma: non sono infatti le parole usate, ma è il modo, il tono dolce e scherzoso (tipico del bambinese) e...possiamo dire"morbido" che piace al bambino, soprattutto sentendo la voce della mamma e del papà (voci che già riconosceva quando era nella pancia!).

- il bambinese non viene spontaneo a tutti i genitori (anzi è una prerogativa dei nonni!), quello che conta però è il tono dolce e affettuoso con cui parlare al bebé.

- dopo i primi mesi però è importante rivolgere al bambino frasi semplici ma nominando le parole in modo corretto perchè possa sentire la pronuncia che pian piano dovrà imparare. E' utile, per esprimersi in modo semplice, utilizzare un linguaggio ridondante, ossia ripetere più volte il nome di un oggetto di cui stiamo parlando, il nome del bimbo, "mamma" ecc...

Ad esempio: "guarda Francesco: la palla! Che bella la palla! E' la palla di Francesco! Adesso la mamma da la palla a Francesco."

E' importante parlare in terza persona, perchè il bambino non è ancora in grado di distinguere l'io dal tu.

- intorno all'anno il bambino incomincia a ripetere tutto quello che sente dire e intorno ai 18 mesi prova a formare qualche semplicissima frase. E' allora il momento di stimolarlo, mostrandogli in modo semplice come è corretto parlare.
Se il bimbo dice "aua" la mamma gli domanderà "vuoi l'acqua?" e non "vuoi aua" e nemmeno "non si dice aua, ma acqua!". Il modo migliore per aiutarlo a imparare a parlare correttamente è quello di cercare di interpretare la sua richiesta o la sua affermazione, pronunciando la frase in modo corretto, senza ripetere il suo errore e poi correggerglielo. Incoraggiarlo significa anche dirgli "bravo" quando riesce ad abbozzare le prime frasi.

Il modo migliore per correggerlo è sempre quello di ripetere la parola o la frase in modo corretto.

Dai 18 mesi in poi, sempre rivolgendosi al bambino con frasi corrette ma non troppo lunghe, i genitori lo aiuteranno ad allargare il suo vocabolario e a formare frasi sempre più complesse.

Quindi il bambinese va bene (ma non è essenziale) nei primi mesi, quando sentire le voci, per il bambino, è anche un gioco. Ma quando si dimostra pronto a tentare di pronunciare le prime parole (generalmente incomincia col dire mamma e pappa) è importante che possa sentire come è corretto parlare.

Ma se la nonna si ostina a parlargli in bambinese?

Se il bimbo non è più un bebè, e passa molto tempo con la nonna, allora è bene che i genitori le chiedano di modificare il linguaggio, ma se il bimbo frequenta il nido oppure è a casa con la mamma, allora non c'è motivo di preoccuparsi: il bambino imparerà dai genitori o dalle educatrici il linguaggio corretto e prenderà il bambinese della nonna come un gioco.

 
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LaDiva
view post Posted on 19/7/2007, 21:40




mm sicuramente dovrò riprendere mia madre..parla il bambinese anche con me, tra un po'!!!!!!
 
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@theprincess
view post Posted on 20/7/2007, 09:01




no!!!! dai???
 
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Jumala
view post Posted on 20/7/2007, 12:39




Sempre le nonne .....
anche mia madre gli parla in "bambinese", mentre noi gli parliamo normalmente.
Quando dice "è totto", noi gli rispondiamo "no, non è rotto", oppure "è rotto e te lo aggiustiamo" (riferito al cestellino del triciclo ad esempio).
Quando dice "è poppo" gli rispondiamo "non è sporco", oppure "è sporco ?", ecc.
"ecca cà", vuol dire "ecco qua" e mia madre il più delle volte gli dice "non si capisce niente" (molto deleterio secondo mè per il bambino) oppure ripete le sue paroline così come le dice lui.
Ste nonne non impareranno mai !!!!!!!!!! :D :D :D :D :D
 
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@theprincess
view post Posted on 20/7/2007, 12:59




brava Jumala!!!!

Io credo che mi odino... mia suocera di più perchè la rimprovero quando parla bambinese!! tipo le pepè anzichè scarpe!!! che nervi!
 
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Jumala
view post Posted on 20/7/2007, 13:04




CITAZIONE (@theprincess @ 20/7/2007, 13:59)
brava Jumala!!!!

Io credo che mi odino... mia suocera di più perchè la rimprovero quando parla bambinese!! tipo le pepè anzichè scarpe!!! che nervi!

eh già ! così non impareranno mai a parlare bene.
Questo non significa che bisogna usare un linguaggio "adulto", semplicemente bisogna parlargli il più normale e semplice possibile, senza ovviamente usare parole complicate, ma nemmeno usare diminutivi o, peggio, parole inventate o da bimbi.
Siamo noi i primi educatori, noi genitori.
I nonni .... devono fare solo i nonni :D :D :D

 
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LaDiva
view post Posted on 23/7/2007, 15:44




e mia mamma?mangi il cocò?
cocò=uovo...
nn ho parole...
 
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6 replies since 19/7/2007, 17:58   390 views
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