Nido Qui Quo Qua

Non solo per gioco

« Older   Newer »
  Share  
@theprincess
icon11  view post Posted on 8/8/2007, 08:29




Premessa

Quante cose sanno fare i bambini?

Molte, più di quante immaginiamo!

Tutto ciò che circonda i bambini è per loro motivo di scoperta, interesse, esplorazione, manipolazione,osservazione, ascolto e quindi voglia di toccare, guardare, sentire annusare, assaggiare, schiacciare, lanciare, prendere, lasciare, prendere di nuovo, agitare, sbattere, di nuovo lasciare.

Questo è il loro gioco, che non è solo un gioco: è un lavoro di apprendimenti, di sviluppo dell'intelligenza e del pensiero che essi compiono attraverso la scoperta dell'ambiente circostante, la presa di coscienza delle funzioni del proprio corpo, l'acquisizione e interiorizzazione del proprio sé, delle proprie capacità e della relazione con gli oggetti e l'altro, di sviluppo del coordinamento motorio generale, di acquisizione di abilità manuali e di coordinamento occhio-mano, di percezione delle distanze e degli ostacoli, dei pericoli, delle varie possibilità e soluzioni ai problemi che si presentano di volta in volta....

Area Dominio e funzioni del corpo

Obiettivi

Acquisire capacità sempre più raffinate di coordinamento e controllo motorio.

Partecipare/collaborare alle operazioni del cambio.

Sviluppare la motricità fine nell'uso del biberon, del cucchiaio e del bicchiere.

Ai bambini di 7/8 mesi viene dato un secondo cucchiaio al momento del pranzo, mentre l'adulto gli dà da mangiare.

La prima operazione sarà quella di usarlo per giocare: lo batteranno sul ripiano del seggiolone, proveranno ad infilarlo in bocca forse a rovescio, poi lo metteranno nel piatto, probabilmente lo butteranno per terra e guarderanno dov'è finito e se qualcuno gentilmente lo prende per rimetterlo in mano a loro che dopo averlo rigirato, toccato,sbattuto, assaggiato un'altra volta lo ributteranno in terra e aspetteranno che qualcuno lo raccolga per ricominciare daccapo.

Intanto metteranno nel piatto le mani e sentiranno la consistenza del cibo, lo porteranno alla bocca e ci giocheranno sporcandosi le mani e il viso: acquisiranno la consapevolezza che sono loro a decidere se toccare e assaggiare, ma soprattutto "conosceranno" attraverso la manipolazione/esplorazione "quelle cose" che, volenti o nolenti, noi adulti mettiamo loro in bocca....

Fintanto che arriveranno a mangiare da soli già a 15/ 16 mesi, l'importante è che abbiano la possibilità di sperimentare, provare, manipolare, giocare con il cucchiaio e con il cibo naturalmente....

Oltre all'uso del biberon che è offerto ai bambini durante la giornata (al mattino o prima del riposo) si propone a pranzo l'uso del bicchiere.

Durante il cambio la relazione adulto-bambino acquisisce una connotazione tutta particolare: più intima e carica d'affetto ed empatia.

L'educatrice richiama l'attenzione del bambino sul proprio corpo nominandone le diverse parti, nominando le azioni che essa stessa compie, invitandolo ad alzare una gamba, un braccio ecc.

Il bambino è libero di esplorare parti del proprio corpo, toccarsi i piedi, afferrare e manipolare oggetti che trova a portata di mano sul fasciatoio.

L'educatrice lo metterà a proprio agio con azioni quali il coccolare, il sorridere il prendere in braccio, cioè attraverso stili di comportamento che sviluppano fiducia e piacere reciprocoAnche la relazione con gli altri bambini è importante: mantenere il contatto verbale con un altro bambino coinvolgendoli entrambi nella conversazione favorisce lo sviluppo sociale ed emotivo.

Area Consapevolezza dell'ambiente circostante

Obiettivi per i più piccoli

Cercare/ trovare un oggetto nascosto sotto lo sguardo del bambino

Favorire la relazione tra bambini e bambino-adulto con il gioco del Cucù

Stimolare la ricerca/esplorazione/manipolazione di oggetti vari

Obiettivi per i più grandi

Favorire i primi giochi di imitazione: parlare al telefono, far finta di mangiare, fingere di cucinare...

Riconoscere la funzione degli oggetti: il cucchiaio per mangiare, la scopa per spazzare, la spazzola per pettinarsi ecc.

Cosa significa essere "consapevoli dell'ambiente circostante" per i bambini di 7/8 mesi e intorno all'anno?

Ridere o mostrare sorpresa quando una persona fa sparire e riapparire il viso con le mani è già un inizio di consapevolezza: prima c'è, poi non c'è più, poi di nuovo c'è....E' divertente!!!

Quando cercano un gioco nascosto sotto i loro occhi oppure quando cercano di imitare l'adulto facendo tutte quelle smorfie con la bocca e quegli strani movimenti con il corpo stanno acquisendo la consapevolezza delle cose intorno: ci sono anche se al momento non si vedono; delle azioni e dei giochi che divertono e mettono in contatto le persone favorendo i rapporti sociali ed affettivi...

Spesso le cose che i bambini fanno a questa età ci divertono e noi adulti sorridiamo: ma per loro sono assolutamente serie ed importanti!

Attraverso il gioco, l'esplorazione dell'ambiente circostante e la relazione con gli "altri" conoscono le cose, imparano a dominare e a dirigere le proprie azioni, apprendono la comunicazione alternando le fasi di silenzio/ascolto con quelle di imitazione-ripetizione dei suoni e, colgono ciò che è permesso e ciò che non lo è...

Area Sviluppo Sociale ed Emotivo

Obiettivi per i più piccoli

Reagire al proprio nome girandosi o volgendo lo sguardo alla voce

Salutare spontaneamente quando qualcuno lascia la stanza
Esprimere con i gesti ciò che si desidera

Obiettivi per i più grandi
Partecipare a semplici giochi di imitazione

Comprendere ed eseguire richieste relativamente complesse: "Portami quella automobilina" oppure "Dov'è il naso?"

Utilizzare i concetti "Grazie" e "Ancora"
La relazione sociale, emotiva ed affettiva si arricchisce nel dialogo costante che mantiene l'adulto con i bambini coinvolgendoli nella conversazione, chiamandoli ogni tanto per nome, sorridendo loro. Ma è soprattutto incontrando il loro sguardo ogni tanto che i bambini comprendono il nostro interessamento nei loro confronti.

I girotondi con i più grandini, le canzoncine tipo "Queste sono le mie manine" favoriscono la capacità di ascolto, la comunicazione, la relazione affettiva.

Area Gioco

Obiettivi per tutti

Prendere oggetti da un contenitore, esplorarli e riporli

Aprire e chiudere scatole con il coperchio

Partecipare a giochi di "nascondino" degli oggetti

Prendere parte a semplici giochi in cerchio

Disegnare con gessetti o pennarelli

Fare torri con i cubetti

Prendere gli oggetti da dei contenitori e tirarli fuori, rimetterli dentro e tirarli di nuovo fuori è un'attività che i bambini intorno all'anno compiono con molto interesse, ripetendola moltissime volte....

Come il gioco dell'aprire e chiudere i cassetti, sportelli, pentole...

Non è forse divertente scoprire che cosa c'è dentro una scatola chiusa?

Aprire e chiudere, vedere e non vedere.... Chi è il protagonista di queste azioni? Non è forse un "ricordare" la mamma che esce dalla porta, la apre e la chiude, si vede e poi non si vede più, ma....poi di nuovo aprirà quella porta e si vedrà di nuovo?

Intorno ai dodici -tredici mesi sono già in grado di tenere una matita, un gessetto o un pennarello in mano per fare -senza intenzionalità certo, quella verrà dopo- dei segni... Anche qui c'è una grande scoperta: è la propria mano che con un piccolo strumento lascia.... dei segni colorati...

Area Linguaggio

Obiettivi per i più piccoli

Favorire la vocalizzazione (da-ga-ma-pu) in situazioni tranquille di piccolo gruppo

Eseguire dei semplici compiti:"Dammi"; "Prendi"...

Osservare immagini su libri cartonati

Ascoltare/imitare suoni/parole pronunciate dall'adulto

Obiettivi per i più grandini

Indicare le figure su un libro

Indicare con il dito oggetti o parti del corpo

Imitare il verso di alcuni animali tipo gatto, cane, mucca.

Il linguaggio si sviluppa e arricchisce nel momento stesso in cui l'adulto parla con i bambini.

Tutto ciò che avviene è verbalizzato:

1) le azioni dei bambini "Hai preso la palla e ora la tiri..."; "Hai messo il cucchiaio in bocca..."; "Ti stai guardando allo specchio..."

2) le azioni degli adulti "Ora ti prendo in braccio.."; "Cambiamo il pannolone..."

3) i sentimenti dei bambini "Sei arrabbiato perché Filippo ti ha preso il gioco..."; "Stai sorridendo..."

La proposta di canzoncine accompagnate da gesti e suoni vari favorisce l'ascolto, l'apprendimento di nuove parole, la relazione sociale, affettiva ed emotiva, lo sviluppo cognitivo. I libri, accompagnati dal commento verbale dell'adulto che stimola interesse e curiosità focalizzando l'attenzione dei bambini, sono gli elementi fondamentali per lo sviluppo di questa area.

Area Sviluppo Cognitivo

Obiettivi per i più piccoli

Spostare ostacoli al fine di raggiungere un oggetto

Cercare al posto giusto oggetti spariti sotto il proprio sguardo

Mostrare interesse per le immagini su libri e riviste

Obiettivi per i più grandi

Cercare un oggetto tra gli altri

Indicare, dietro richiesta, una figura tra le altre

Alcune attività emergono in questa area in modo predominante.

Il gioco del "Nascondino" proposto nelle sue varie forme: nascondere un oggetto e trovarlo; nascondere il viso e farlo riapparire, nascondere un oggetto dietro la schiena ed invitare i bambini a cercarlo....

L'uso dei libri con figure chiare, semplici, facilmente riconoscibili, cartonati, di plastica, stoffa o legno che possono essere, oltreché guardati, "giocati" dai bambini, cioè assaggiati, manipolati, sbattuti, sfogliati....

Il trasferimento degli apprendimenti da una situazione all'altra: per esempio dall'aprire un cassetto ad aprire una scatola; oppure dall'utilizzare le mani per rimuovere un ostacolo e poi utilizzare un oggetto come strumento allo scopo di rimuovere un ostacolo lontano...

Area Motricità Fine

Obiettivi per i più piccoli

Tenere il biberon in mano e portarlo alla bocca

Tenere il cucchiaio in mano e portarlo alla bocca

Prendere un oggetto da un contenitore e rimetterlo dentro

Obiettivi per i più grandi

Mangiare da soli

Bere dal bicchiere

Utilizzare i pennarelli in modo appropriato

Costruire una torre

Sfogliare le pagine di un libro

Le mani sono gli "strumenti" dell'uomo, strumenti che lo differenziano dagli altri esseri viventi. E' attraverso essi che l'uomo ha creato altri "strumenti" modificando e migliorando così, da un lato la propria vita, cultura e civiltà, dall'altro la propria mente, nonché la formazione e connessione delle cellule cerebrali.

I bambini ripercorrono nel loro crescere un po' la storia dell'uomo: devono imparare a riconoscere le persone e gli oggetti, devono imparare a toccare le cose e poi utilizzarle adeguatamente, devono associare le parole agli oggetti, alle azioni, ai fatti...

Le mani in realtà hanno nella mente dei bambini una grossa parte di rappresentazione (rispetto alle altre parti del corpo che si svilupperanno successivamente) proprio in virtù del fatto che con esse prendono, toccano, portano alla bocca, lasciano, riprendono, si toccano, toccano il viso della madre, indicano ecc.

Quindi tutto ciò che "fanno" i bambini è interiorizzato e serve alla loro crescita cognitiva, intellettiva, affettiva. In questo modo è stimolata la formazione di un senso del sé efficace, attivo, autonomo.

Le proposte di gioco vanno dalla ricerca /esplorazione di oggetti vari contenuti nei cestini del "tesoro" ai giochi dello riempire/svuotare contenitori, dal prendere pezzetti di cibo e portarli alla bocca all'utilizzo del cucchiaio, dallo sfogliare libri ai primi scarabocchi, dall'utilizzare il telefono ai primi giochi con i materiali plastici...

Area Motricità generale

Obiettivi per i più piccoli

Muoversi avanti o all'indietro,

Andare carponi

Alzarsi e abbassarsi aggrappandosi a qualcosa

Praticare la "navigazione laterale"

Obiettivi per i più grandi

Salire e scendere da una scaletta

Condurre un triciclo

Salire e scendere da uno scivolo

Alzarsi da terra senza aiuto

Gli spazi del nido sono sicuramente organizzati per permettere una libera attività di movimento dell'intero corpo.

I più piccoli possono rotolarsi sui tappeti, afferrarsi a dei sostegni (scorrimano-mobiletti) ed alzarsi, sono liberi di gattonare e raggiungere un oggetto, individuare un ostacolo che si frappone fra il proprio corpo e il gioco desiderato e quindi adottare una strategia di soluzione adeguata, rendendosi conto delle distanze possono individuare delle strategie di intervento, aumentando le proprie capacità sviluppano una maggior sicurezza interiore che si manifesta anche nella concentrazione del gioco, nella capacità di sperimentare allontanandosi dall'adulto.

Verifica

La verifica corrisponde al raggiungimento degli obiettivi individuati nelle varie aree di sviluppo. La possibilità di occupare un certo spazio, percorrerlo, impadronirsene, controllarlo ed interpretarlo comunicano al bambino il senso della propria efficacia....

SPAZI, MATERIALI, ATTREZZI, STRUMENTI...

SALONE PICCOLI


L'angolo morbido con un grande tappeto e diversi cuscini consente ai bambini di starsene tranquillamente coricati a manipolare i giochi, oppure di rotolarsi, o ancora, di starsene tranquillamente seduti a giocare con i cubetti "accoccolati" nel ...."morbido"......

Lo specchio, largo e basso, consente ai bambini di vedere il proprio corpo per intero, sia in posizione verticale, sia in posizione orizzontale. E' un elemento molto importante per il riconoscimento di sé e per la conoscenza delle parti del corpo. Si riflettono le espressioni del viso, i gesti, i compagni...Chi si muove? Chi è quello nello "specchio"? Chi batte la mano contro?

I tappeti sono in una posizione che si può definire strategica.

Da qui i bambini che ancora non si spostano hanno una visione ampia della stanza, di ciò che succede, dei movimenti altrui e dei giocattoli intorno.

Accanto a loro sono collocati cesti con diversi "giochi" da manipolare, esplorare, agitare, portare alla bocca, sbattere, lanciare....

Il desiderio di raggiungere i giochi che interessano sono sicuramente uno stimolo a rotolarsi, a girarsi, strisciare per poi finalmente andare a carponi.

Il corrimano a parete è di aiuto a chi è già in grado di stare in piedi aggrappandosi ad un sostegno: favorisce infatti i movimenti dell'alzarsi e abbassarsi e quelli della cosiddetta navigazione laterale, cioè lo spostamento compiuto a piccoli passi e lateralmente.

Il paravento di legno serve per il gioco del Cucù. Tutte le volte che si effettua questo gioco si scopre e, si riscopre, che l'altro non si vede, ma c'è....!

E' un gioco che favorisce le relazioni non solo con l'adulto, ma anche tra bambini: è l'inizio di un processo di comunicazione in cui i bambini scoprono l'altro e contemporaneamente sé stessi.

Il gioco del Cucù si effettua anche con grandi fogli di carta o con le stoffe.

I dondolini, sono strumenti che mettono alla prova le capacità motorie globali dei bambini intorno ai 12/14 mesi. Salire e scendere non è facile con quell'attrezzo che si muove continuamente...

La vasca gialla è un contenitore capiente con un bordo alto circa una decina di centimetri nella quale i bambini entrano ed escono molte volte.Sperimentano in questa attività le proprie capacità di equilibrio e sviluppano il coordinamento motorio globale.

Questo gioco favorisce la percezione sensoriale del dentro e fuori acquisita ed interiorizzata prima dal corpo e poi dalla mente.

SPAZIO TRICICLI

L'angolo tana è un mobile fornito di una tendina ed è utilizzato in genere per nascondersi, ma anche per giocare al gioco del cucù o per arrampicarsi dall'esterno in quanto è provvisto di una speciale scaletta..

Il mobile tunnel è stato costruito per dare la possibilità ai bambini di attraversarlo carponi, ma anche per girarci intorno perché fornito di uno scorrimano. I bambini sperimentano le distanze e le senzazioni relative al gioco dell'entrare (rifugiarsi e nascondersi) e dell'uscire (ritrovare i compagni).

I tricicli consentono attività di equilibrio: salire, guidare, fermarsi, scendere senza ...cadere!!!!

La scaletta e lo scivolo mettono alla prova le capacità motorie dei più piccoli: si può salire e scendere uno scalino alla volta, oppure salire dalla salita, scendere da questa a pancia in giù o come suggerisce la fantasia sotto lo sguardo vigile dell'educatrice.

SALONE GRANDI

Il salone utilizzato in assenza dei bambini più grandi consente ampia libertà di movimento: corse, girotondi, salti, i giochi con la palla, i canti ed i giochi di imitazione.

Il percorso costituito da pedane, onduline, scale, pedana inclinata, consentono ai bambini di praticare giochi di equilibrio e li stimolano a superare gli inevitabili ostacoli, ad affrontare il pericolo delle cadute e, quindi, a mettere in attività il corpo nella sua globalità.

La casetta di legno è molto amata dai bambini: entrano, escono, si nascondono, si isolano per giocare indisturbati, si sporgono dalla finestra e fanno spontaneamente Cucù, oppure si buttano la palla vicendevolmente.

La scaletta di legno è la favorita dei bambini alle prime armi nel camminare, ma piace anche ai bambini che si spostano carponi. Probabilmente la piacevolezza dei movimenti che consistono nel salire gli scalini e scendere dalla discesa come da uno scivolo, nonché l'accessibilità degli stessi anche ai più piccoli, fa si che la scaletta sia uno strumento privilegiato per lo sviluppo del coordinamento motorio globale e per l'interiorizzazione dello schema corporeo.

L'attività motoria è per tutti un ottimo stimolo all'acquisizione delle proprie capacità e dei propri limiti e quindi alla formazione di un' efficace senso del sé che provoca a sua volta una positiva stima di sé stessi.

La mente viene attivata dalla sperimentazione che i bambini fanno del loro corpo con gli attrezzi, superando gli ostacoli, interagendo con gli altri e con gli oggetti. In tal modo oltre ad acquisire una certa destrezza motoria, acquisiscono anche una profonda sicurezza emotiva.

 
Top
SandiRM
view post Posted on 9/8/2007, 10:03




Grazie Princess! utilissimo. Mi rendo conto che gia naturalmente faccio parte di queste cose con mia figlia ma mi dai pure delle idee.

Sandrine e Lisa, 8 mesi + 7 gg
 
Top
trilly.77
view post Posted on 12/9/2007, 10:36




Ma se Manuel che ha 10 mesi ancora on tiene il biberon da solo, non pèorta il cucchiaio alla bocca...... è perchè io non lo ho stimolato abbastastanza????

Devo ammettere che non gli faccio mettere le mani nel piatto della pappa perchè non mi va di avere la cucina ridotta ad una specie di enorme pattumiera alla fine dei suoi esperimenti.

Ho paura però che così facendo non lo aiuto molto. Il cucchiaio in mano glielo ho dato diverse volte ma senza alcun risultatao se non quello di vederlo finire a terra.

Per quanto riguarda il biberon lo ha tenuto da solo una volta sola circa un mese fa e poi più nulla.

E' normale tutto questo??
 
Top
@theprincess
view post Posted on 12/9/2007, 10:57




come fa manuel a capire a cosa serve il cucchiaio se non glielo dai in mano??? prova a dargli un cucchiaio di silicone mentre tu con l'altro lo imbocchi. tu gli dai l'esempio ed è il migliore degli insegnamenti! la cucina prima o poi diventerà la sala degli esperimenti dei pastrugni di manuel meglio iniziare da subito. prima impara e prima capisce di non fare i disastri. e poi è meglio per te che ora lo gestisci quando inizierà a camminare sarà più difficile poi star dietro alla casa e a manuel corridore. ti pare?
Al nido ho una bimba di 16 mesi che cammina e mangia da sola e non si sporca mai. merito innato e della mamma che l'ha subito responsabilizzata all'uso corretto degli oggetti della pappa.

per il bibe anche la mia all'età del manuel alternava periodi di indipendenza e lo teneva lei ad altri di pigrizia in cui voleva che glielo tenessi io. prova a lasciaglierlo tra le mani e non aiutarlo subito vedi se per necessità e disperazione lo tiene su da solo!!! quando lo fa esaltalo e lodalo lui si sentirà un ometto e lo rifarà!!!
se non dovesse ancora riuscirci non preoccuparti è questione di tempo e di pigrizia!
 
Top
Dasi8088
view post Posted on 12/9/2007, 13:21




Brava Princess,
è uno dei post più belli che hai fatto.

Matteo fa la maggior parte delle cose che hai indicato. Se ne ha voglia afferra il cucchiaino e se lo porta alla bocca, ma dopo 4-5 cucchiaiate si stanca e vuole che lo imbocco. Idem per il bicchiere: 1 sorso di acqua sì, ma il biberon è più comodo (forse lo avrai capito... è un po' pigro...).

Volevo farti una domanda: a che età iniziate a farli stare sul triciclo?

Io a casa ho 2 macchinine di quelle che si spingono con i piedi (non bisogna pedalare). Se lo metto sopra (non è capace ne a salire ne a scendere) si muove un po' e poi vuole scendere. Si diverte di più a caricarle con giocattoli e spingerle in giro per la casa.

E' per caso troppo presto per lui (19 mesi)? Le macchinine sono imprestate quindi non ho il libbretto e non capisco da che età vadano...
Il triciclo secondo te è più facile\difficile?
 
Top
@theprincess
view post Posted on 12/9/2007, 13:36




io al nido ho bimbi di 24 mesi che vanno come schegge altri ancora non riescono...tutto dipende dalla soggettività del bambino e da quanto è stimolato al gioco. magari a casa non hanno nessuno triciclo o alcun cavalcabile e allora non hanno preso familiarità col gioco e per loro ci vuole di più.... o sono semplicemente pigri...l'importante è mai forzarli.devono essere loro a decidere quando. tu puoi proporglielo ma non imporglielo...alla fine è un gioco...quindi è un tramite per divertirsi...
 
Top
SandiRM
view post Posted on 12/9/2007, 13:42




interessanti questi messaggi. proveró anche con Lisa a farla tenere il biberon in mano.. vediamo!! :-)
 
Top
@theprincess
view post Posted on 12/9/2007, 13:44




scommetti che nel prossimo pst ci dici che Lisa non ha problemi a tenere il biberon???;)
 
Top
Dasi8088
view post Posted on 12/9/2007, 21:40




Grazie Princess
 
Top
trilly.77
view post Posted on 14/9/2007, 19:11




Ho provato a dare a Manuel un cucchiaino (vuoto). All'inizio lo tirava a terra ma poi ha iniziato a portarselo alla bocca, anche se dalla parte sbagliata..... Poi ha capito il verso giusto e faceva finta di imboccarmi.... Non ho ancora avuto il coraggio di proporgli il cucchiaino pieno. Adesso qualche giorno mi faccio coraggio e ci provo!!!?

Per quanto riguarda il bere invece beve dal bicchierino di plastica con il beccuccio. Dici di farlo bere direttamente dal bicchiere senza beccuccio???

Scusa le domande stupide ma non so cosa fare.

Sono interessata anche io al triciclo, a che età si comincia a metterli su?
 
Top
@theprincess
view post Posted on 15/9/2007, 07:46




io uso il bicchierino col beccuccio per la mia e beve da sola. Ma se devo darle da bere io e siamo fuori beve dal nbicchiere normale e anche a canna dalla bottiglietta!!!

Il triciclo dipende dallo sviluppo motorio di manuel, se è precoce o pigro.... aspetta un paio di mesi e poi prendiglielo. Inizia a prendere un cavalcabile loro si divertono e nel frattempo si allenano le gambottine belle!

Riempigli il cucchiaio tesoro non preoccuparti per le macchie o i pastrugni tanto prima o poi ti tocca no???
 
Top
trilly.77
view post Posted on 16/9/2007, 09:47




Hai sempre ragione!!! Mi sento un pò inadguata come mamma, ho paura di non farlo crescere al meglio Mnauel.... Comunque gli ho dato in mano il biberon e lo ha tenuto per un paio di minuti ma poi la pigrizia è avanzata e lo ha mollato a me.

Invece oggi gli stavo dando da bere dal bicchierino con il beccuccio e lìme lo ha tolto di mano e ha bevuto da solo. Ovvio, ad un certo punto non riusciva + a bere perchè ancora non ha capito che quando il bicchiere si sta svuotando lo deve inclinare..... e ciucciava a vuoto!!!!

Come cavalcabile intendi tipo il cavallino a dondolo di plastica della Ch...o?
 
Top
@theprincess
view post Posted on 16/9/2007, 12:39




sai quei tricli che non hanno i pedali e sono bassi? io ho quello della fisher price preso alla prenatal. in qualsiasi negozio di giocattoli prova a chiedere dei cavalcabili loro ti sapranno dire!!!!

non dire mai che sei inadeguata come mamma se no ti picchio!!!! nessuno è nato genitore ma lo si diventa giorno per giorno.io sono come te. e poi siamo amiche e tra amiche ci si compensa, ci si confronta, ci si consiglia!!!!
 
Top
Sherry76
view post Posted on 18/9/2007, 05:40




allora ho ragione io nella diatriba con mia madre... quando siamo a pranzo da lei e Leo vuole prendere e toccare il cibo.. mia madre urla e strepita che così non va.. che lo sto educando male... figuriamoci lasciare che prenda il cucchiaino... e pensare che Leonardo riesce tranquillamente a mangiarsi il biscottino, o il pezzo di pesca o di pera... e lo prende lui con le sue manine.. a me non interessa che sporchi o si sporchi... vedere che riesce a manipolare con sicurezza un oggetto.. questo mi interessa... ma vallo a spiegare ai miei genitori e a Marco.. secondo loro sto educando Leo a mangiare senza regole.. ma va!!! prima o poi deve finire l'epoca dell'imboccamento.. e il mio pirata mi sembra sulla buona strada...

Baci
Serena
 
Top
@theprincess
view post Posted on 18/9/2007, 08:01




e cosa pensano che quando finirai di imboccarlo lui riesca a mangiare con la forchettae il coltello di già??? mmmm... ma dai a quell'età fede mangiava da sola il biscotto e il prosciutto. si sporca? e chi se ne frega??? i bambini imparano così!!!e non sono bambolotti robotizzati!!
 
Top
21 replies since 8/8/2007, 08:29   846 views
  Share