Nido Qui Quo Qua

evitare gli incidenti domestici

« Older   Newer »
  Share  
@theprincess
icon9  view post Posted on 23/11/2007, 21:16




tratto da http://www.amicopediatra.it

Ovviamente, la prevenzione degli incidenti passa anche attraverso politiche che da un lato prevedano ambienti, regole, tempi maggiormente a misura di bambino, dall'altro si affianchino ai genitori nell'insegnare al bambino a convivere con di questi pericoli (ad esempio programmando l'educazione stradale nelle scuole). D'altra parte, in questo come in altri campi e nell'educazione in genere, il ruolo e la responsabilità dei genitori non possono essere delegati a nessun altro.

Innanzitutto il genitore deve prendere consapevolezza dei pericoli cui il nostro ambiente urbano e domestico espone il bambino.

Il traffico di una strada molto frequentata è un ambiente talmente complicato che è impossibile prevederne tutti i pericoli; i bambini sono di continuo messi di fronte a problemi per loro di difficile comprensione: alcune strade sono a senso unico in una direzione, altre in un'altra, altre ancora hanno 2 corsie di marcia; le auto a volte vanno a passo d'uomo, altre volte sfrecciano velocissime; i motorini non seguono mai le regole del traffico, superando indifferentemente a destra o a sinistra.

D'altra parte, chiunque si trovi per la prima volta alle prese con un bambino, soprattutto quando questo comincia a girarsi, a gattonare o a camminare, si rende conto di quanti pericoli, fino ad ora impensati, si annidino nella propria casa.
Conseguenza ovvia di questa consapevolezza è l'attenzione costante che bisogna riservare sia all'ambiente, sia ai comportamenti del bambino; chiunque abbia un bambino sa che sono sufficienti pochi secondi di disattenzione perchè il pargolo si cacci nei pasticci
La prevenzione degli incidenti passa, però, per una considerazione solo apparentemente paradossale: per prevenire incidenti gravi è "meglio" non prevenire troppo quelli leggeri e , per così dire, "utili", perchè grazie a loro il bambino fa le esperienze che gli consentiranno in futuro di evitare incidenti più seri.
Sorveglianza, quindi, non significa allevare un bambino nella bambagia proteggendolo da tutto e da tutti, ma controllarlo mantenendo un paziente equilibrio tra protezione e autonomia, tra difesa dai pericoli e bisogno del bambino di esplorazione dell'ambiente per un adeguato sviluppo psicomotorio.
Un'ultima considerazione: i genitori sono i principali, ma non gli unici, attori della prevenzione degli incidenti; gli altri sono i nonni o le altre persone (baby sitter) che si prendono cura del bambino, i fratelli più grandi, che devono essere coinvolti e responsabilizzati (ad esempio insegnando loro a non lasciare in giro giocattoli pericolosi per il piccolo, a non prenderlo in braccio vicino a finestre o balaustre, a non somministrargli cibi non adatti, a non trattarlo come un giocattolo); infine, se siete in visita da amici, non perdete d'occhio il vostro bambino, e, soprattutto se lo lasciate temporaneamente in casa d'altri, fate prima un giro di ricognizione nel loro ambiente domestico.




Precauzioni

Finestre

Applicate alle ante il "bloccafinestre", che non consente loro di aprirsi più di tanto
Non lasciate sedie, sgabelli, tavolini o scalette vicino alla finestra
State molto attenti quando vi affacciate alla finestra col bambino in braccio; non lasciate che questo venga fatto da un fratellino più grande
Se i vetri non sono infrangibili, meglio applicare una pellicola protettiva, che impedisca al vetro di spaccarsi se il bambino vi picchia contro
Applicate comunque sui vetri degli adesivi, che aiutino a vederli


Porte

Preferite le maniglie arrotondate a quelle di forma allungata e a spigoli appuntiti, per il rischio di traumi
Un utile accessorio è il dispositivo che impedisce alla porta di sbattere violentemente, consentendole al tempo stesso di essere chiusa se accompagnata
La porta di ingresso deve essere dotata di chiusura a prova di bambino


Balconi

La balaustra deve essere sufficientemente alta, a sbarre verticali e non orizzontali, per non favorire la scalata del bambino; in caso contrario, provvedete a rialzarla o a rivestirla con una rete
La distanza tra una sbarra e l'altra e tra le sbarre e il pavimento deve essere tale da non consentire che il bambino vi si incastri con la testa
Non lasciate sul balcone sedie, sgabelli, scalette, tavolini, biciclette, fioriere o quant'altro possa servire al bambino per scavalcare la balaustra
Insegnate al bambino a non gettare oggetti giù dal balcone; se è troppo piccolo per capirlo, applicate alla balaustra una rete protettiva a maglia fine


Spigoli

Coprite gli spigoli, soprattutto quelli all'altezza del viso del bambino, con gli appositi paraspigoli



Pavimenti

Se il pavimento è particolarmente liscio, evitate di passare la cera
Dotate i tappeti di retine antisdrucciolo


Soffitte, cantine, garage, ripostigli
Sono luoghi tanto interessanti quanto pericolosi per il bambino: teneteli rigorosamente chiusi a chiave



Impianto elettrico
Deve essere dotato di messa a terra e salvavita: se non lo è, adeguatelo alle norme vigenti
Le prese vanno coperte con appositi "copripresa", (del tipo "a prova di bambino")
Eventuali fili "volanti" debbono essere fatti passare in apposite canaline o fissati a muro, comunque non essere lasciati alla portata del bambino


Impianto di riscaldamento
Preferibile quello centralizzato o autonomo, con caldaia esterna
Da evitare gli apparecchi a fiamma libera (stufe a kerosene, caldaiette interne a gas, stufe a legna,ecc), perchè consumano ossigeno e comportano il rischio di intossicazione da ossido di carbonio.
Nel caso queste soluzioni siano inevitabili, rispettate accuratamente le raccomandazioni in termini di ricambio dell'aria e di manutenzione degli apparecchi, che vanno comunque posti in punti non accessibili al bambino e lontani da giocattoli, tendaggi e quant'altro possa facilmente prendere fuoco
Tenete a disposizione per ogni evenienza e in buono stato di efficienza uno o più estintori a schiuma



Piante e fiori
Molte piante, da appartamento e non, contengono sostanze dannose, per ingestione (avvelenamento, talora con conseguenze mortali anche per piccole quantità ingerite) o per contatto:

Primula: il picciolo delle foglie può causare irritazioni agli occhi

Filodendro (Dieffenbachia): i piccioli rilasciano un lattice bianco che, a contatto con la pelle, può provocare eruzioni sulle mani e sulle braccia o irritazioni alla bocca o agli occhi

Oleandro: tutte le parti sono estremamente tossiche: è sufficiente ingerire una foglia per uccidere un adulto!

Tulipano: le squame del bulbo possono causare irritazioni intorno alle unghie e sulle dita

Stella di Natale: le foglie (di colore rosso) contengono un lattice tossico, che irrita la pelle o gli occhi

Cicuta: pianta diffusissima nei campi, con fiori bianchi ad ombrello; tutta la pianta è molto velenosa per ingestione

Aconito: diffuso nelle regioni settentrionali, coltivato anche in giardino; ha fiori blu a forma di elmo, riuniti in grappoli; tutta la pianta è estremamente velenosa

Colchico: pianta che cresce spontaneamente nei prati, con fiori violacei a forma di giglio; tutta la pianta è molto velenosa, anche mortale

Giusquiamo: pianta spontanea diffusa in tutta Italia, con fiori giallo-violacei a campanula; tutta la pianta è velenosa

Altre piante velenose per ingestione di alcune loro parti: Agrifoglio (bacche rosse e foglie), Calla (frutti), Dracaena (foglie e fusto), Edera (bacche), Narciso (foglie e tubero), Pungitopo (bacche rosse), Rododendro (tutte), Vischio (bacche color madreperla), Mughetto (radice), Brionia (bacche arancioni e rosse, radici), Caprifoglio (bacche rosse e nere), Daphne (bacche e tutta la pianta), Dulcamara (bacche verdi e rosse, tutta la pianta), Erba morella (bacche verdi-viola-nere, tutta la pianta), Fitolacca (frutti e radici), Ricino (semi di colore arancione, con la punta nera), Stramonio (baccelli verdi che contengono semi, tutta la pianta), Croton (foglie), Prunus lauroceraso (tutta la pianta, tranne la polpa del frutto), Albicocca (nocciolo), Belladonna (bacche nere, tutta la pianta)




Corpo estraneo nell'occhio

Di cosa si tratta
Gli oggetti che più comunemente finiscono nell'occhio sono ciglia, pezzetti di muco secco, sabbia, sporco, moscerini, segatura, cenere. Più rara ma molto più seria la penetrazione nell'occhio di schegge di vetro (per esempio per un incidente d'auto) o di frammenti metallici o di legno (per esempio "sparati" da un tosaerba).
Il corpo estraneo, di solito, finisce sotto le palpebre, in uno spazio cieco rivestito da mucosa (la "congiuntiva"): è ingiustificata, quindi, la paura che il corpo estraneo finisca dietro il bulbo oculare!

Per prevenire
Fate indossare al bambino un paio di occhialini mentre lo portate in bicicletta o in moto
Non consentite al bambino di gironzolarvi attorno mentre usate il tosaerba o fate qualcosa che potrebbe produrre schegge
Tenete sempre il bambino legato sul seggiolino mentre viaggiate in auto
Insegnate al bambino a non sfregarsi gli occhi mentre gioca con la sabbia



 
Top
Sherry76
view post Posted on 24/11/2007, 08:06




Brrrrrrrrrr!!
pensa che proprio ieri mattina mia madre si è affacciata alla finestra con Leonardo in braccio... nonostante io stia sempre a dirlo di non farlo non perchè non mi fidi di lei ma perchè conosco mio figlio.. si agita troppo in braccio..................

Baci
Serena
 
Top
1 replies since 23/11/2007, 21:08   60 views
  Share