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Capricci o messaggi?

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@theprincess
icon13  view post Posted on 19/7/2008, 14:52




http://donna.libero.it/baby_boom/ne1226.phtml

Quando i bimbi piangono c'è un motivo. Sempre. Anche quando apparentemente non c'è. L'esperto dice che definire questi comportamenti come capricci è un alibi per gli adulti. La soluzione? Il gioco

Quando un bimbo piagnucola senza un'apparente ragione noi adulti siamo nella maggior parte dei casi portati a pensare che stia facendo i capricci. L'esperto lancia un segnale ai genitori: troppo spesso, spiega Pierluigi Lando, neuropsichiatria infantile classe 1930, "comportamenti disturbati e disturbanti dei bambini vengono etichettati a torto come capricci". In una società non certo fatta per i bambini (persino le nostre case, spiega Lando, sono un ambiente inadatto per crescere) i genitori spesso impongono comportamenti, piuttosto che spiegarli e far sì che i figli li accettino. Considerare i rifiuti da parte dei piccoli, i pianti stizzosi, può fungere da vero e proprio alibi per intervenire d'impulso, magari in maniera autoritaria, senza quindi cercare di capire cosa il bambino intenda comunicare. «Sapendoli decodificare come messaggi - spiega il dottor Lando - invece, gioverà all'educazione del bambino, evitando un'escalation di controproducenti e frustranti interventi autoritari».

Dottore, lei esclude quindi che i piccoli possano fare ricatti affettivi ai genitori?
Quando non si tratti di messaggi per bisogni fisiologici (sete, fame, sonno, bisogno di essere cambiato...), "le bizze" possono essere indicative che si sia già instaurato un regime di potere che alimenta un braccio di ferro tra la volontà allo stato nascente del piccolo con quella dei grandi. Si dà per scontato che il bimbo debba soltanto ubbidire e seguire le direttive indiscutibili degli educatori, ma non si tiene conto che il prepotere provoca il contropotere. Una specie di dichiarazione di guerra di solito razionalizzata dalla "pezza di sostegno" che il piccolo debba apprendere regole per poter vivere e convivere nella nostra società.

Certo, ma nella quotidianità spesso diventa necessario che un bambino ubbidisca ai genitori. O no?
Intanto, si deve ricordare che, sin dal secondo anno di vita, il bambino è naturalmente portato a confrontare la propria volontà con quella degli adulti opponendosi: è la fase conosciuta in psicologia dell'età evolutiva appunto come fase dell'opposizione, funzionale alla nascita e sviluppo dell'Io, alla lotta per l'identità. Perciò di fondamentale importanza per un valido sviluppo della personalità. In linea di massima, un educatore, quando non trova altro modo di relazionarsi con l'educando o con i cittadini e ricorre a misure autoritariamente troppo repressive, si dovrebbe chiedere cosa avrà sbagliato nell'impostare il metodo educativo adottato.

E i bambini, anche quelli piccoli, capiscono?
I bambini hanno una sensibilità speciale, si dice che hanno il radar. Avvertono i suggerimenti genuini, comprendendo che la persona è dalla loro parte, oppure se è animata da potere. Ecco perché è importante la prevenzione. I genitori molto spesso sono dominati da problemi di rivalità fraterna, vivendola non soltanto come abbandono ma anche come tradimento. Un esempio: l'altro giorno la mia nipotina di due anni aveva una mia agendina dove tengo tutti i numeri di telefono e trionfalmente gridava "È mia, è mia!" e avrebbe potuto rovinarla. Le ho detto: "Guarda che lì ci sono i numeri, con questi numeri noi chiamiamo la nonna, papà la mamma". Se io le avessi imposto di darmi l'agendina, probabilmente sarebbe finita molto male.

E con i bambini più grandi?
Questo non solo con i bambini piccoli, ma anche con gli adolescenti. Andai a parlare di droga con ragazzi delle scuole medie. Mi rifiutai di avere un addetto alla disciplina. Poi quasi quasi me ne pentii perché era davvero una bolgia infernale, ma mi sedetti sulla cattedra e rimasi ad aspettare. Riuscii ad avere un atteggiamento di ascolto e alla fine furono loro ad ascoltarmi.

Quindi la sua ricetta è la pazienza?
Non solo. Il rapporto tra l'educando e l'educatore va affrontato con il gioco. Attività di gioco animate da personale qualificato andrebbero fatte all'inizio della scuola dell'obbligo. Andare a scuola troppo presto è controproducente. In passato ho proposto in attività congressuali e in commissioni della Pubblica Istruzione e dell'Interno che si posticipasse la scuola dell'obbligo a 7 anni, anticipata da un anno intero di gioco.

Quindi è utile portarsi allo stesso livello dei bambini?
Nel caso dell'educazione dei soggetti in età evolutiva, quando si è impostato il rapporto contando sulla posizione "up", all'insegna del: "superior stabat lupus, inferior agnus", capita che, prima o poi, per esempio in occasione di un malessere del bambino, questi scopre i genitori non più sicuri di sé, anzi in preda ad ansia, cioè se stesso in posizione up e quelli in posizione down.

In questo caso quindi il bambino se ne approfitta…
La scoperta di successo nel ribaltare la posizione relazionale potrà indurre il soggetto già in svantaggio alla tendenza a riproporre i comportamenti che gli hanno regalato i cosiddetti vantaggi secondari ogniqualvolta voglia ottenere qualcosa negata e sarà tanto più forte e coatta quanto più la posizione "sotto" sia stata precedentemente subita e sofferta. Pregiudicante ipoteca per quando il piccolo diverrà, a sua volta, genitore, educatore o, comunque, assumerà ruoli dirigenziali.

Cosa fare quindi per avere un rapporto equilibrato con i propri figli?
Pur essendo sconsigliabile l'instaurazione di un rapporto cameratesco, privo di autorevolezza (autorevolezza non significa farsi temere, ma incutere fiducioso rispetto per le prestazioni accretive di un servizio come quello autenticamente educativo: educare viene dal latino educere e non significa inculcare), si ritiene che un rapporto educatore/educando funzioni in modo soddisfacente se questi sente che l'educatore è dalla sua parte. Per questo, è consigliabile che ci si rivolga al bambino con voce sommessa, confidenziale, anche quando egli non è ancora in grado di capire spiegazioni razionali.

Quando dire no ai bambini?
La "capacità di dire no" viene oggi propalata come panacea. Irresponsabilmente, giacché non si tiene conto che non saranno scarse le probabilità che un tale messaggio venga recepito da soggetti che hanno a fior di pelle il meccanismo della cosiddetta compulsione a ripetere, cioè la voglia coatta di rivalsa, di ribaltare transferalmente perfino sui figli quel che avranno subìto dai propri genitori, magari per la nascita di un fratellino, ma anche da educatori secondari compagni di gioco e di scuola. È auspicabile quindi che l'espressione capricci non venga più adoperata dagli educatori o, addirittura, bandita per sempre e da tutti.
 
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Ciottolina23
view post Posted on 19/7/2008, 15:11




Interessante!
 
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bpiperno
view post Posted on 21/7/2008, 09:42




mmh...sono sicuramente ignorante in materia (in quanto alle prime armi)...ma io ritengo che a volte i bambini (almeno riccardo) facciano veramente solo capricci...come altro definire il loro atteggiamento quando si impuntano su qualcosa? hai voglia a provare a spiegargli il perchè e percome...continua sempre e comunque a voler fare quella data cosa...ma forse sono io a sbagliare il mio approccio con lui?
 
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@theprincess
view post Posted on 21/7/2008, 10:17




Riccardo è troppo piccino per capire il perchè dei NO. l'importante è dargli dei divieti con toni autorevoli.
a quell'età poi non sono capricci ma la conquista dell'autonomia. sta imparando che ha una sua personalità e che quindi può affermare la sua opinione...anche con un no o un semplice capriccio...
questa è una fase importante nella crescita del tuo piccino.stagli vicina, sii presente.. e coerente coi tuoi no. non cedere alle sue bizze perchè se lo fai entri nel circolo vizioso in cui lui crede che piangere e urlare sia l'unica maniera per ottenere ciò che vuole!!!
 
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bpiperno
view post Posted on 21/7/2008, 10:25




è quello che sostengo...vallo a dire a mia mdre!!! lo so che lo fa a "fin di ben2 (di chi non si sa...)...però gliele da tutte vinte! l'altro giorno sono tornata a casa (lei lo era nadato a prendere prima all'asilo e lo aveva portato da me)...era da cambiare (si sentiva la puzza da lontano un miglio) e lei, mentre lo cambiavo (riccardo nel frattempo urlava e strepitava...) ho visto che aveva il sederino arrossato, cosa che capita d'estate, soprattutto se il pannolino rimane sporco...e lei gli ha detto "la prossima volta ti cambio anche se tu non vuoi" :o: ho strabuzzato gli occhi... e ieri siamo andati a pranzo fuori. ho lasciato che mia madre e mia zia si sedessero vicine a lui...ad un certo punto lo trovo che stava mangiando il parmigiano direttamente dalla scodella del ristorante <_< ...mi chiedo...sono esagerata io? io ritengo che mio figlio, anche se piccolo debba cominciare ad imprare le regola della civile convivenza...mia madre mi guarda come una marziana quando dico queste cose!!!
 
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@theprincess
view post Posted on 21/7/2008, 10:31




no daiii la storia del pannolino... una nonna che cede ai capricci per una caramella o per un giochino posso ancora capirlo, i nonni viziano e certi atteggiamenti che hanno coi bimbi sono routine personali che hanno solo con loro.
ma non cambiarlo perchè il bimbo piange se no ...nooooooo...... io le stamperei un bell'articolo sugli eritemi da pannolino e le varie infezioni che possono crearsi se il pannolino non viene cambiato regolarmente.
 
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bpiperno
view post Posted on 21/7/2008, 13:35




guarda, ad essere sincera ha sbalordito anche me...di solito devo dire che, oltre ai vizi comuni a tutte le nonne, non ha mai fatto troppi guai...mah! non so che pensare!!! comincerà il rimbambimento senile...
 
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luna0212
view post Posted on 21/7/2008, 21:54




come mai quando Alan era piccino si andava al parchetto o alle giostre e quando dicevo "cinque minuti e andiamo" non faceva mai storie ... forse lui è stato l'unico bambino che io abbia conosciuto che piangeva perchè non voleva piu' stare sulla giostra .... Matteo... dico "ultimo giro poi basta" non mi sente ... e quando gli dico che i giri sulla giostra sono finiti .. si incolla alla giostra e sono sempre sempre scenate .... idem quando andiamo da qualche parte dove ci sono i giochi .... Alan con fare molto licato quasi sottovoce mi chiede se puo' comprarsi un giochino ... se gli dico di no non succede nulla ... mi dice lui "magari la prossima volta?" invece Matteo piglia in mano il gioco e per farglielo lasciare giu' sono scenate pure lì ... eppure i miei no sono uguali .... quelli sono proprio capricci .... invece quando piange perchè lo lascio a mia suocera dopo tanto ma ho capito il perchè non vuole stare con lei ... e quelli non sono capricci ....
 
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bpiperno
view post Posted on 22/7/2008, 10:17




già! penso che tu sia l'esempio vivente del fatto che se due o più persone vengono dallo stesso nucleo familiare NON E' DETTO che abbiano lo stesso modo di rapportarsi col mondo circostante...anche se l'educazione è la stessa!
 
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luna0212
view post Posted on 22/7/2008, 10:29




vero barbara ... con Alan non ho fatto fatica in niente ... bè no a parte il mangiare ... invece Matteo è molto piu' testardo e non ascolta .... si impunta e vuole fare di testa sua ... con mio marito ogni tanto pensiamo che se non cambia atteggiamento con lui nel periodo adolescenziale ci sarà da combattere parecchio ... perchè sai sarebbe troppo facile e meno stressante assecondarlo per non fargli fare i capricci ... ma adesso sono giochi e giostrine ... piu' avanti cosa sarà?????? e dire che io ho l'abitudine di spiegare il perchè non si puo' fare una cosa o il perchè non compro quel determinato giochino .... ma lui niente piu' gli dici no e piu' lui ti sfida e allora poi scatta la molla .... e poi non ha paura di nulla quindi non è nemmeno ricattabile .... ci vuole piu' tempo ma alla fine si riesce ... come per esempio quel cassetto bello bello della cucina pieno di coltellacci ... quel cassetto non si apre perchè ci sono i coltelli e con i coltelli ci si fa tanto ma tanto male ... c'ho messo circa un anno per farglielo capire ...
 
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bpiperno
view post Posted on 22/7/2008, 11:07




mmm...mi sa che riccardo è fatto della stessa pasta...l'infermiera che lo ha mostrato a mio mio marito, mia madre e i miei suoceri quando ho partorito, ha detto: "questo qui vi farà vedere i sorci verdi"...mi sa tanto che aveva ragioneeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!
 
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rosaria133
view post Posted on 22/7/2008, 15:01




aspetta aspetta, a ecco Romy stavi parlando di Matteo , pensavo stessi raccontando com'eri tu da piccola................
scherzi a parte penso che Matteo rifletta molto del tuo carattere, sa cosa vuole e come poterlo ottenere, furbetto, insomma ha carattere e come dargli torto con una mammina come te!!!!!!!!!!!

Per oggi basta ho già elogiato troppo la Romy, va a finire che si crea un forum tutto suo " Romina superstar" e la perdiamo meglio di no!!!!!!!!

 
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bpiperno
view post Posted on 22/7/2008, 15:08




:/ahah/: :/ahah/: :/ahah/: sei forte, rosy!
 
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luna0212
view post Posted on 22/7/2008, 16:31




ma rosyyyyyyyyyyyyyy ... io sto bene qui in mezzo a voi vi voglio bene e non vi lascio finchè avro' l'adsl!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

mhmhm tu pensi che matteo somigli a me da piccola????? mia mamma dice sempre che ero una bambola ... ma è anche vero che mia mamma mi teneva solo quando era ora di andare a dormire .... scherzo naturalmente .... in realtà non saprei a chi somiglia ... vero che ho il carattere abbastanza forte, ma ci sono anche certi momenti che mi sento le mani legate e mi perdo in un bicchiere d'acqua .... i miei genitori mi hanno educata in modo rigido ... non si sono mai sprecati a togliermi dai guai ... e forse hanno fatto bene ... perchè una cosa mi riconosco e ne vado fiera: se devo sbrigarmi una qualsiasi cosa magari faccio diecimila giri inutili ma all fine mi sbatto da sola ... non faccio sbattere altre persone per me ... come invece fa qualcuno :botte: :botte: :botte: :botte: :botte: :botte: e poi mi è capitato una volta tempo fa che non avevo i soldi per pagare una rata dei mobili: io ero a casa in maternità e prendevo una miseria ... mio marito era in un momento che i clienti non lo pagavano e siamo andati avanti tre mesi senza una lira (all'epoca c'erano ancra le lire) ... bè mi ha telefonato un'arpia della finanziaria dicendomi che ero in ritardo con i pagamenti e io molto gentilmente le ho risposto "in questo momento non ho nemmeno i soldi per mangiare e ho un bimbo piccolo che ha bisogno di crescere .... se vuole i soldi glieli do' quando ce li ho ... altrimenti se vuole puo' venire qui a casa a prendersi il divano ...." naturalmente la mia era una battuta ironica ... e lei mi rispose che se non pagavo subito mi avrebbe segnalato come cattiva pagatrice ... io le ho risposto "va bene, lo segnali ... ma nel frattempo i soldi non ce li ho lo stesso" ... mia mamma sarebbe morta e mi disse perchè non ho chiesto i soldi a lei ... e perchè devo chiamare la mamma per togliermi da questa situazione?????? non voleva fare la furba e non pagare piu' ... alla fine ho pagato tutto e in realtà non sono stata segnalata .... :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P ... Alan invece per ogni cosa chiama la mamma e io per carità ci sono ... ma certe volte gli dico anche di arrangiarsi .... è proprio come il padre .... :huh: :huh: :huh: :huh: :huh: :huh: :huh: :huh: :huh:

CITAZIONE (rosaria133 @ 22/7/2008, 16:01)
" Romina superstar" e la perdiamo meglio di no!!!!!!!!

ocio che poi mi monto la testa ihihihihihih

scherzo sto con voi come farei senza le battutine di rosyyyyyyyyyy??????????? :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
 
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13 replies since 19/7/2008, 14:52   144 views
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