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Il loro tempo libero, come organizzarlo al meglio tra sport, giochi e letture

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@theprincess
icon4  view post Posted on 27/9/2007, 21:09





Quale attività?
•Per capire qual è l’attività più adatta al proprio bambino è importante cercare di andare incontro ai suoi bisogni e alle sue attitudini.
•Non tutti i piccoli hanno le stesse necessità: alcuni hanno bisogno di sfogarsi attraverso lo sport, altri, più riflessivi, necessitano di momenti da trascorrere da soli e altri ancora preferiscono attività più tranquille, come leggere o disegnare.
•Se il proprio piccolo è timido, come prima scelta, gli si può proporre un gioco di gruppo che può aiutarlo a sbloccarsi, se invece ha una scarsa autostima, meglio propendere per attività individuali, in cui possa esprimere il meglio di sé.
•Una volta scelta l’attività, il genitore deve osservare le reazioni del bambino: occorre valutare se è contento e, in caso di problemi, capire se va spronato perché timido o preoccupato, o se invece è svogliato perché quell’attività non è adatta a lui. In quest’ultimo caso, meglio interromperla subito e scegliere un corso più adatto alle esigenze e attitudini del proprio piccolo.

Gli errori da evitare •Innanzitutto bisogna scegliere attività che rispettino le decisioni dei più piccoli: i bimbi devono fare queste esperienze volentieri e devono sentirsi liberi di saltare l’impegno se si sentono stanchi o svogliati.
•In secondo luogo, bisogna evitare che il bambino trascorra il tempo libero passivamente, davanti alla tv: il piccolo deve sempre poter esprimere, attraverso giochi strutturati o liberi, se stesso.
•Anche troppe attività programmate alla settimana però, possono diventare controproducenti: i cosiddetti ‘bambini con l’agenda’, stressati da troppi impegni e dalle aspettative degli adulti, con buone probabilità, diventeranno adolescenti svogliati, poco creativi, con difficoltà a rimanere da soli.
•I giochi in solitudine sono un’altra attività importante da non incriminare: aiuta i piccoli a stare con loro stessi e ad affrontare attività più tranquille, come la lettura, o creative, come il disegno.
•Per concludere non bisogna confondere la produttività con il benessere: l’importante non è che il bambino sappia sempre di più (le nozioni delle varie discipline avrà tempo di apprenderle più avanti) ma che saggi vari aspetti della vita, assecondando il proprio senso di libertà. se.



A che età
•Sotto i tre anni le attività devono essere svolte insieme a mamma e papà: l’importante è che siano esperienze piacevoli per tutti. Si possono effettuare sia attività motorie, come il nuoto, che creative, come i laboratori musicali. Per i bimbi è rassicurante affrontare esperienze nuove con i propri genitori e per mamma e papà, è un’ottima occasione per stare insieme ai propri figli e per conoscerli meglio.
•Se ha più di tre anni, il bambino è in grado di fare delle scelte autonome. Con grandi probabilità, le attività saranno scelte in base alla presenza di amici: in questa fase, per il bimbo è di fondamentale importanza stare insieme ad altri coetanei e condividere con loro ogni nuova esperienza.
•I bambini intorno ai sei anni riescono invece a individuare, con una certa sicurezza, le proprie attitudini. Per questo, scelgono attività per cui sono portati o per cui hanno un interesse particolare. diverse.


 
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ginny1976
view post Posted on 28/9/2007, 15:23




Come ho già detto, la Ginevra frequenta un corso di acquaticità.
Abbiamo la fortuna di avere vicino a casa uno dei più bravi insegnanti in materia, forse lo conoscete, si chiama boris (il cognome non me lo ricordo, è russo) cmq se su google cercate "boris acquaticità" viene fuori.
Ci devertiama un sacco tutte e due.
Anche qui la ginevra è un po' polentina..................va bè, ha preso tutto dal papà ;)
 
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1 replies since 27/9/2007, 21:09   55 views
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